L'Archivio Storico informa i propri utenti e tutti gli interessati di un'importante modifica legislativa che avrà un impatto significativo sulle ricerche genealogiche finalizzate al riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis (per diritto di sangue).
È stata approvata la LEGGE 23 maggio 2025, n. 74, che introduce nuove disposizioni in materia di trasmissione della cittadinanza italiana ai discendenti di emigrati.
Cosa cambia con la nuova legge?
La novità più rilevante è l'introduzione di un limite generazionale per il riconoscimento della cittadinanza. Fino ad oggi, non esisteva un limite al numero di generazioni attraverso cui la cittadinanza poteva essere trasmessa. Con l'entrata in vigore della L. 74/2025, il diritto alla cittadinanza per discendenza diretta viene riconosciuto fino alla seconda generazione.
Cosa si intende per "seconda generazione"?
La legge specifica che può presentare richiesta il discendente il cui avo emigrato all'estero sia il nonno o la nonna. In termini pratici:
Sì: Se il tuo nonno/a era cittadino/a italiano/a al momento della sua nascita, hai diritto a richiedere la cittadinanza.
No: Se l'ultimo avo nato in Italia era il tuo bisnonno/a (o un antenato precedente), secondo la nuova legge non sarà più possibile avviare la pratica di riconoscimento.
Questa modifica legislativa mira a razionalizzare le procedure di richiesta, allineando l'Italia alla normativa di molti altri Paesi e ha un impatto diretto sulle ricerche genealogiche e, di conseguenza, sulle richieste di documenti. Oltre agli archivi di Stato, sono fondamentali gli archivi ecclesiastici, spesso unici depositari delle memorie anagrafiche antecedenti all'Unità d'Italia.
A questo proposito, anche la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha rilasciato una nota ufficiale (NOTA CEI):
Legge n. 74/2025 – Nuove disposizioni in materia di cittadinanza italiana iure sanguinis e rilascio dei certificati di battesimo
Il 24 maggio 2025 è entrata in vigore la Legge n. 74/2025, di conversione del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 36, recante “Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza”, che ha introdotto limiti alla trasmissione automatica della cittadinanza italiana per discendenza (iure sanguinis).
Secondo quanto stabilito dalla nuova normativa, la cittadinanza italiana è riconosciuta in modo automatico ai discendenti di cittadini italiani fino alla seconda generazione, ossia a coloro che hanno almeno un genitore o un/a nonno/a (ascendente di primo e secondo grado) che possiede, o possedeva al momento della morte, esclusivamente la cittadinanza italiana. Questa norma si applica alle procedure per ottenere il riconoscimento della cittadinanza avviate dopo il 27 marzo 2025.
Come è noto, prima dell’introduzione di queste modifiche non esisteva un limite generazionale per l’acquisto della cittadinanza iure sanguinis. Pertanto, molti cittadini stranieri si rivolgevano alle parrocchie per richiedere certificati di battesimo, relativi ad antenati italiani nati prima dell’istituzione dell’anagrafe civile, al fine di dimostrare l’origine italiana della propria famiglia.
Alla luce della nuova normativa, tali certificati di battesimo non costituiscono più documentazione efficace ai fini del riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis e di conseguenza, non potranno più essere utilmente richiesti ai parroci per questa finalità.
Il rilascio di certificati storici di battesimo per altri scopi potrà proseguire come di consueto.
Per eventuali dubbi o richieste di chiarimento, è possibile contattare l’Ufficio Nazionale per i problemi giuridici (giuridico@chiesacattolica.it) della Conferenza Episcopale Italiana.
18 luglio 2025
L'Archivio Storico Diocesano è lieto di annunciare l'uscita di due nuovi volumi della collana editoriale "Quaderni dell'Archivio Storico diocesano di Pozzuoli", un progetto nato per condividere e rendere accessibile il patrimonio documentario del nostro territorio.
La collana, articolata nelle sezioni "Strumenti di ricerca" (Sdr) e "Studi storici" (Sts), si propone di offrire sia gli inventari scientifici dei fondi archivistici, sia approfondimenti e saggi basati sulle fonti in essi conservate. Con queste nuove uscite, dedicate alla storica parrocchia Santa Maria Libera Nos a Scandalis di Quarto, offriamo ai nostri utenti un'opportunità unica per unire la consultazione delle fonti alla loro interpretazione storiografica.
Il primo volume Il fondo della parrocchia Santa Maria Libera Nos a Scandalis di Quarto (secc. XVII-XX). Inventario (SDR1) realizzato dal Direttore dell'Archivio, il dott. Fabio Cutolo, offre l'inventario completo dell'archivio della parrocchia Santa Maria Libera Nos a Scandalis di Quarto. Strumento indispensabile per ogni ricercatore, il libro apre le porte a un patrimonio documentario che testimonia la vita di una delle comunità più antiche della diocesi. Sebbene le sue origini risalgano al XIII secolo, connesse alla figura di Federico II, i documenti qui inventariati partono dalla prima metà del XVII secolo e raccontano il ruolo centrale della parrocchia nella vita spirituale e sociale della comunità, custodendone la memoria storica e culturale.
Di Prossima Uscita «Sancta Maria qui dicitur ad Scandola». Ricerche archivistiche sulla millenaria chiesa Santa Maria libera nos a scandalis di Quarto (STS1). Scritto dal dott. Cutolo, questo saggio rappresenta molto più di una semplice ristampa dell'edizione del 2016. È una versione profondamente rivista, corretta e notevolmente ampliata, conformata ai rigorosi criteri scientifici della collana. L'impulso decisivo a questa nuova edizione nasce proprio dal meticoloso lavoro di ordinamento e inventariazione del fondo parrocchiale (presentato nel primo volume, SDR 1), che ha permesso di aggiornare e arricchire l'intera ricostruzione storica. Un'analisi avvincente della vicenda plurisecolare che ha forgiato l'identità culturale e territoriale della comunità di Quarto.
Entrambi i volumi saranno disponibili da settembre presso la sede dell'Archivio Storico diocesano.
Scopri di più sulla sezione Collana
Il Museo diocesano, l'Archivio Storico e la Biblioteca della diocesi (l'acronimo delle tre strutture è MAB) hanno realizzato una mostra sul Giubileo nel Museo sull'antica rocca del rione Terra di Pozzuoli. Il percorso, illustrato dalle guide del progetto Puteoli Sacra, è l'occasione per visionare documenti, libri, dipinti e statue inerenti al tema del Giubileo. In particolare, l'archivio mette in mostra le indizioni dei Giubilei ordinari del XVIII e XIX secolo e gli editti dei vescovi che annunciavano alla diocesi le indizioni dei Giubilei straordinari realizzati per il solo Regno di Napoli in occasione di eventi particolari. E' possibile visitare la mostra dal giovedì alla domenica prenotando la vista al numero 351.550.8654.
Pubblicati nella sezione Strumenti l'elenco di tutti i processetti della municiplatià di Bagnoli dal 1905 al 1957. I due elenchi sono alfabetici per cognome dello sposo e della sposa. Aprendo il file è possibile, inoltre, fare una ricerca (Ctrl+F) per poter trovare i cognomi interessati. Una volta individuate le coppie, l'anno del processetto e la lettera di inventariazione, sarà possibile prenotare la sala dell'archivio per poterlo visionare. Sarà inoltre possibile richiederne copia digitalizzata consultando la sezione CRG
Pubblicati nella sezione Strumenti l'elenco di tutti i processetti della municipalità di Fuorigrotta (Napoli) dal 1586 al 1961. I due elenchi sono alfabetici per cognome dello sposo e della sposa. Aprendo il file è possibile, inoltre, fare una ricerca (Ctrl+F) per poter trovare i cognomi interessati. Una volta individuate le coppie, l'anno del processetto e la lettera di inventariazione, sarà possibile prenotare la sala dell'archivio per poterlo visionare. Sarà inoltre possibile richiederne copia digitalizzata consultando la sezione CRG
14 gennaio 2025, ore 17 - Parrocchia Sant'Anna, Gesù e Maria (Bacoli)
Nella bellissima parrocchia Sant'Anna, Gesù e Maria di Bacoli il 14 gennaio 2025 alcuni documenti dell'Archivio Storico diocesano saranno visibili durante il Convegno organizzato da diversi enti del territorio sul Centro antico di Bacoli. I documenti del XVIII secolo letti e descritti dal direttore dell'Archivio, daranno l'opportunità ai partecipanti di scoprire le motivazioni della fondazione della parrocchia nell'anno 1700, i suoi confini di allora, ma anche quali problemi sorsero già nei primi anni di vita della nuova comunità parrocchiale. Attorno alla nuova parrocchia vide la luce il primo nucleo cittadino di Bacoli. Oltre ai documenti dell'archivio altri autorevoli relatori relazioneranno su aspetti di urbanistica, archeologia, demoetnoantropologia.
Si terrà dal 2 al 4 settembre a Napoli il XXIX Convegno di Studio degli Archivisti Ecclesiastici, sul tema "Archivi analogici e digitali: un dialogo possibile".
Nell'attuale contesto storico, gli archivi stanno assistendo al passaggio da un supporto documentale ad un altro, con una fase intermedia di coesistenza di documenti cartacei e digitali – il cosiddetto archivio ibrido. Questo momento di transizione, soprattutto per gli archivi ecclesiastici, solleva degli interrogativi legati alla corretta gestione del flusso documentale in questa fase delicata.
L’Associazione Archivistica Ecclesiastica, consapevole dell’importanza che l’archivio corrente, in quanto archivio storico di domani, riveste nel processo di trasmissione della memoria, propone il presente convegno, sia come momento di analisi e riflessione sulle sfide che gli archivi oggi si trovano ad affrontare, sia come occasione per affrontare il tema della formazione, gestione e conservazione degli archivi ibridi in ambito ecclesiale, con lo scopo di definire un modello organizzativo, archivistico e tecnologico di riferimento.
L'archivio storico diocesano di Pozzuoli parteciperà al Convegno e resterà chiuso nei giorni 2, 3 e 4 settembre.
https://www.archivaecclesiae.org/ws/2024/06/22/xxix-convegno-associazione-archivistica-ecclesiastica-2024/
Un'Associazione che vuole risvegliare nelle autorità diocesane, negli Istituti religiosi e nelle istituzioni civili,
una maggiore attenzione agli archivi prodotti dalla Chiesa cattolica
L' Associazione Archivistica Ecclesiastica, nata il 4 febbraio 1956 per iniziativa di 22 archivisti ecclesiastici, è una libera associazione di archivisti ecclesiastici aperta a tutti, senza limiti territoriali; è uno strumento di collaborazione e confronto su temi di archivistica, al servizio delle Autorità ecclesiastiche; si inserisce nella collaborazione internazionale al servizio della ricerca scientifica.
Si rivolge a coloro che prestano o hanno prestato servizio negli Archivi dipendenti direttamente o indirettamente dalla S. Sede, o in Archivi di particolare interesse per la storia della Chiesa; nonché ai cultori di scienze archivistiche, che contribuiscono con i loro studi al progresso degli archivi ecclesiastici.
Il link del nuovo sito è https://www.archivaecclesiae.org/ws/
Homepage del sito dell'Asssociazione Archivistica Ecclesiastica
Gli spartiti manoscritti del Seminario e della Cattedrale dal XVIII al XX secolo
Nell'Archivio Storico diocesano è presente un fondo cartaceo contenente oltre un migliaio di documenti raccolti in due secoli di storia, dalla metà del sec. XVIII alla seconda metà del secolo XX, a testimonianza dell'attività musicale svolta dagli organisti e cantori della Cattedrale e dagli insegnanti e alunni del Seminario Vescovile di Pozzuoli. Il fondo è stato inventariato negli anni dalla dottoressa Paola Balzamo, laureata in fisica cibernetica e cultrice di musica e archivistica, che ha realizzato un catalogo analitico della documentazione manoscritta, corredato da indici di autori, opere e nomi e luoghi citati.
Il catalogo completo con gli indici è visibile in
Parte di uno spartito dello Stabat Mater di Pergolesi conservato nel Fondo musicale dell'Archivio Storico diocesano di Pozzuoli
Un cortometraggio sulla sua morte a Pozzuoli
Il Comune di Bacoli in collaborazione con l'Archivio Storico diocesano di Pozzuoli ha realizzato un cortometraggio sulla presenza del compositore Giovanni Battista Pergolesi a Pozzuoli. Prodotto da Quarto Canale TV con testi e voce narrante di Lucia Falanga e riprese e montaggio di Vincenzo Spinelli il video è un omaggio al grande compositore jesino nato nel 1710 e morto nel 1736 nel convento dei frati minori osservanti di Pozzuoli, adiacente alla parrocchia di San Francesco e Sant'Antonio in Via Pergolesi. Il video è accompagnato dalle riprese del concerto dello Stabat Mater realizzato il 19 marzo 2024 nella parrocchia Sant'Anna, Gesù e Maria in Bacoli dall'Ensamble Arte Musica sotto la direzione del Maestro Francesco Cera.
Il video è visibile nella
Domenico Antonio Vaccaro, Giovanni Battista Pergolesi (particolare). Immagine con Licenza Creative Commons.
Dal 27 maggio 2024 è online il nuovo sito dell'Archivio Storico diocesano di Pozzuoli all'indirizzo www.archiviostoricodiocesipozzuoli.it.
Il sito permetterà agli utenti e agli studiosi di poter approfondire la sua storia, conoscerne il contenuto e facilitarne la consultazione. L'archivio storico diocesano, aperto al pubblico dal lunedì al giovedì, accoglie studiosi, ricercatori, genealogisti professionisti e amatoriali e si propone come un hub culturale che possa soddisfare i bisogni di un pubblico che è cambiato rapidamente nel corso degli ultimi anni. Il sito propone anche una serie di strumenti - che si incrementeranno nel tempo - utili per poter facilitare una prima fase di ricerca.
Homepage del sito www.archiviostoricodiocesipozzuoli.it
Pubblicati nella sezione Strumenti l'elenco di tutti i processetti della città di Pozzuoli dal 1560 al 1959. I due elenchi sono alfabetici per cognome dello sposo e della sposa. Aprendo il file è possibile, inoltre, fare una ricerca (Ctrl+F) per poter trovare i cognomi interessati. Una volta individuate le coppie, l'anno del processetto e la lettera di inventariazione, sarà possibile prenotare la sala dell'archivio per poterlo visionare. Sarà inoltre possibile richiederne copia digitalizzata all'Archivio inviando una richiesta dalla sezione Contatti o scrivendo all'indirizzo archiviostorico@diocesipozzuoli.org
Processetto matrimoniale conservato nell'Archivio Storico diocesano di Pozzuoli